Preparazione dei File System Virtuali del Kernel

Per effettuare le comunicazioni verso il kernel e viceversa vengono utilizzati diversi file system esportati dal kernel stesso. Questi file system sono virtuali nel senso che per essi non viene utilizzato spazio su disco, ma il loro contenuto risiede in memoria RAM ed esiste fin quando la macchina rimane accesa.

In tutta questa sezione (n.6) occorrerà lavorare sempre come utente root !

Abbiamo già usato la variabile d'ambiente LFS e continueremo ad usarla nel corso del lavoro. È fondamentale che questa variabile sia sempre definita ad ogni inzio di ripresa dell'attività. Deve essere impostata al punto di mount scelto per la partizione LFS e deve essere controllato che sia stata definita correttamente con i comandi:

su
echo $LFS

Secondo la scelta inizialmente fatta, sullo schermo dovrebbe apparire il percorso del punto di mount della partizione:

/mnt/lfs

Se così non fosse bisognerebbe provvedere a reimpostarla con:

export LFS=/mnt/lfs

• 0 - Creazione delle directory
  Cominciamo con il creare le directory sulle quali verranno montati i file system:

  mkdir -v $LFS/{dev,proc,sys}
  

• 1 - Creazione dei device node iniziali
  Quando il kernel esegue il boot del sistema, richiede solo la presenza di alcuni device node, in particolare i device console e null. I device node saranno creati sul disco fisso in modo da essere disponibili sia prima che venga avviato udevd sia quando Linux viene avviato con init=/bin/bash.
  La creazione si effettua con i seguenti comandi:

  mknod -m 600 $LFS/dev/console c 5 1
  mknod -m 666 $LFS/dev/null c 1 3
  

• 2 - Montaggio e popolamento di /dev
  Il metodo raccomandato per popolare la directory /dev con i device consiste nel montare un file system virtuale (ad esempio tmpfs) nella directory /dev e permettere ai device di essere creati dinamicamente su questo file system virtuale mano a mano che essi vengono individuati od utilizzati. Generalmente questo viene fatto da Udev durante il processo di boot.
  Poiché questo nuovo sistema non è stato ancora avviato e non ha ancora Udev, è necessario montare e popolare /dev manualmente. Ciò si ottiene con un bind mount della directory /dev del sistema ospite. Un bind mount è un tipo speciale di montaggio, che permette di creare un'immagine di una directory o di un punto di mount in qualche altra locazione.
  Per questo scopo useremo il seguente comando:

  mount -v --bind /dev $LFS/dev
  

• 3 - Montaggio dei file system virtuali
  E adesso passiamo al montaggio dei rimanenti file system virtuali:

  mount -vt devpts devpts $LFS/dev/pts -o gid=5,mode=620
  mount -vt proc proc $LFS/proc
  mount -vt sysfs sysfs $LFS/sys
  

  Questo il significato delle opzioni di montaggio per devpts:
  
  
  gid=5
  Assicura che tutti i device node devpts creati siano di proprietà del gruppo ID 5. Questo è l'ID che sarà usato in seguito per il gruppo tty. Usiamo un ID di gruppo anzichè un nome poichè il sistema ospite potrebbe usare un diverso ID per il suo gruppo tty.
  mode=0620
  Assicura che tutti i device node devpts creati abbiano impostato il modo 0620 (leggibile e scrivibile dall'utente, scrivibile dal gruppo). Assieme all'opzione precedente garantisce che devpts creerà dei device node che soddisfano i requisiti di grantpt(), cioè che non è necessaria la presenza del file binario Glibc pt_chown helper (che non viene installato di default).
  
  In alcuni sistemi ospite /dev/shm è un link simbolico a /run/shm. In un ambiente chroot questo file sistem temporaneo deve essere montato separatamente dal file system del sistema ospite:

  if [ -h $LFS/dev/shm ]; then
    link=$(readlink $LFS/dev/shm)
    mkdir -p $LFS/$link
    mount -vt tmpfs shm $LFS/$link
    unset link
  else
    mount -vt tmpfs shm $LFS/dev/shm
  fi