dal 2015 - visita n. 1256
Ultimi preparativi
Ultimi preparativi

 

Ultimi preparativi

Sistemazione variabile d'ambiente $LFS
Abbiamo già usato la variabile d'ambiente LFS e continueremo ad usarla nel corso del lavoro. È fondamentale che questa variabile sia sempre definita ad ogni inzio di ripresa dell'attività. Deve essere impostata al punto di mount scelto per la partizione LFS e deve essere controllato che sia stata definita correttamente con il comando:

echo $LFS

Secondo la scelta inizialmente fatta, sullo schermo dovrebbe apparire il percorso del punto di mount della partizione:

/mnt/lfs

Se così non fosse bisognerebbe reimpostarla con:

export LFS=/mnt/lfs

Avere definito questa variabile è molto utile perché viene facilitata la scrittura di comandi che coinvolgono il percorso della partizione LFS. La shell, infatti, quando processerà la linea di comando sostituirà automaticamente $LFS con /mnt/lfs (o con ciò che è stato impostato nella variabile).

Non dimenticare di verificare che $LFS sia definita qualora si lasci e si rientri nell'ambiente di lavoro corrente (come quando si fa un su verso root o un altro utente).


Creazione delle cartelle $LFS/tools e $LFS/unpack
Tutti i programmi che verranno compilati nel corso della prossima sezione (n.5) dovranno essere tenuti separati da quelli che saranno compilati nella sezione successiva (n.6). Per questo motivo viene creata una cartella transitoria con il seguente comando, eseguito come utente root:

mkdir -v $LFS/tools

I programmi compilati in questa cartella sono solo dei tools temporanei e non faranno parte del sistema LFS finale. Tenendoli in una directory separata, potranno essere facilmente eliminati quando non serviranno più. Questa collocazione, inoltre, impedirà loro di finire nelle directory di produzione del computer ospite, come potrebbe accadere accidentalmente nel corso delle compilazioni. Subito dopo creeremo una cartella di lavoro che servirà per scompattare e compilare i vari pacchetti. Da utente lfs, con il comando seguente:

mkdir -v $LFS/sources/unpack

Per completare il lavoro occorrerà creare anche un link simbolico /tools sul sistema ospite in modo che punti direttamente a /mnt/lfs. Eseguire allora questo comando, sempre come utente root:

ln -sv $LFS/tools /

Si potrà subito verificare che nell'elenco dei file della radice / si trova anche questa riga:

lrwxrwxrwx   1 root root    14 gen 12 18:37 tools -> /mnt/lfs/tools

Questo link simbolico permetterà di compilare i pacchetti temporanei, che chiameremo complessivamente toolchain, in modo che faccia sempre riferimento alla directory /tools. Ciò significa che compilatore, assemblatore e linker lavoreranno sia nella prossima sezione (5), quando si utilizzeranno ancora strumenti del sistema ospite, sia nella sezione successiva (n.6), quando si accederà tramite chroot alla partizione LFS.

Per saperne di più sul comando ln consultare il manuale interno, tramite i comandi:

info coreutils ln
man ln


Creazione dell'utente lfs
Quando si accede al sistema come utente root, si può sempre correre il rischio di danneggiare o distruggere il sistema. Perciò è meglio che la costruzione dei pacchetti venga effettuata da un utente senza privilegi. Si potrebbe usare il proprio username, ma per impostare un ambiente di lavoro pulito fin dall'inizio è meglio creare un nuovo utente chiamato lfs come membro di un nuovo gruppo (chiamato ugualmente lfs) e usare questo utente durante il processo di installazione. Per raggiungere lo scopo diamo, come utente root, i 2 comandi seguenti:

groupadd lfs
useradd -s /bin/bash -g lfs -m -k /dev/null lfs

Questo è il significato delle opzioni nella seconda linea di comando:

Forniamo adesso il nuovo utente lfs della sua password, tramite il comando dato sempre da utente root:

passwd lfs

Questo consentirà di accedere in login come utente lfs, altrimenti soltanto root potrebbe effettuare uno swhitch sull'utenza lfs.

Infine facciamo in modo che l'utente lfs sia proprietario delle cartelle $LFS/tools, $LFS/sources, $LFS/unpack con i tre comandi seguenti:

chown -v lfs $LFS/tools
chown -v lfs $LFS/sources
chown -v lfs $LFS/sources/unpack

E adesso per collaudare il tutto effettuiamo un accesso come utente lfs tramite il comando:

su - lfs


Configurazione dell'ambiente
Per lavorare meglio è opportuno creare i due file .bash_profile e .bashrc che servono per la configurazione dell'ambiente.

Per caricare il profilo appena creato occore dare subito il seguente comando:

source ~/.bash_profile


















Introduzione 0
Prerequisiti 1
Partizioni LFS 2
Pacchetti e Patch 3
Ultimi preparativi 4
Stima dei tempi
Sistema Provvisorio 5
Costruzione Provvisoria
Rifiniture
Sistema Definitivo 6
File System Virtuali
Gestione Pacchetti
Ambiente Chroot
Creazione Directories
Creazione Files e Link
Costruzione Definitiva
Rifiniture Definitive


LinuxFrom Scratch
Beyond LinuxFrom Scratch
Errata Corrige
F.A.Q.
Editor: nano
Shell Bash
Pseudoterminali PTY



Molti credono di diminuire le proprie colpe mettendo in rilievo i difetti degli altri.
Hegel

Valid CSS!
pagina generata in 0.002 secondi