Elementi minimi di pedologia
La pedologia è una disciplina scientifica che studia la natura del terreno dal punto di vista geologico-agrario. In tale ambito è stata stabilita una nomenclatura qualitativa di uso botanico. I seguenti termini, ricorrenti nella descrizione delle varie specie vegetali, servono a descrivere le esigenze di ciascuna pianta per quanto riguarda la natura del suolo.
Dal punto di vista agronomico il terreno può essere:
Dal punto di vista fisico il terreno può essere:
Dal punto di vista chimico il terreno può essere:
In generale il tipo di terreno ideale per la maggior parte delle piante dovrebbe essere fertile, fresco, profondo e di medio impasto.
Le caratteristiche più problematiche, ma relativamente correggibili, sono l'eccessiva compattezza (che può dare luogo al ristagno dell'acqua e alla conseguente asfissia dell'apparato radicale) e l'eccessiva scioltezza (dove, al contrario, un esagerato drenaggio, lasciando sfuggire tutta l'acqua per effetto della permeabilità, causa anche un impoverimento del suolo per quanto concerne gli elementi nutritivi). Nel secondo caso inoltre si ha un debole ancoraggio dell'apparato radicale nel suolo, fattore assai problematico per i grandi alberi in situazioni di vento forte. Comunque questi tipi di suolo si possono correggere in modo piuttosto stabile intervenendo con opportuni scoli di drenaggio e/o sulla granulometria, ovvero apportando materiali (sabbia laddove vi è troppa argilla, o viceversa) che tendano a costituire un terreno di medio impasto.
Altre caratteristiche assai problematiche e difficili da correggere, almeno in terreno libero (ché in vaso si possono usare terricci specifici), sono l'acidità o la basicità, in relazione al tipo di pianta. In terreno libero le eventuali correzioni necessitano di un costante apporto, poiché le caratteristiche originali del suolo tendono sempre a ristabilirsi nel tempo, soprattutto a causa della pur necessaria irrigazione.
Eventualmente il fattore più compromettente in assoluto resta comunque quello calcareo-gessoso. Si tratta infatti di una caratteristica praticamente incorreggibile, la quale interessa buona parte delle specie botaniche. Disponendo di un terreno siffatto, non vi è altra scelta che optare per quelle specie che si adattano a tale caratteristica. Segue una lista di piante più o meno adattabili ai terreni calcarei.
Celtis australis | Bagolaro, spaccasassi, minicucco |
Cercis siliquastrum | Albero di Giuda |
Cupressus arizonica | Cipresso dell'Arizona |
Cupressus sempervirens | Cipresso nero, cipresso mediterraneo |
Eriobotrya japonica | Nespolo del Giappone |
Fagus sylvatica | Faggio |
Ficus carica | Fico |
Fraxinus excelsior | Frassino maggiore, frassino comune |
Fraxinus ornus | Frassino da manna, orniello, orno, albero della manna |
Laburnum anagyroides | Maggiociondolo |
Laurus nobilis | Alloro |
Mespilus germanica | Nespolo comune |
Olea europaea | Olivo |
Ostrya carpinifolia | Carpino nero |
Paulownia tomentosa | Paulownia tomentosa |
L'ira rende brillanti gli uomini ottusi, ma li fa restare poveri.
Francesco Bacone