Propagazione
Il modo con cui naturalmente la rosa si riproduce è detto gamico. È il procedimento di moltiplicazione tramite la fecondazione della parte femminile del fiore (pistillo) da parte del polline emesso dagli stami che possono far parte dello stesso fiore (autofecondazione) o appartenere a fiori di altre piante della stessa specie ma di varietà diversa (fecondazione incrociata). Il risultato di questa riproduzione sessuale è il seme che darà origine a nuove piante.
Per moltiplicare le rose è possibile ricorrere ad uno dei seguenti cinque metodi: talea, seme, propaggine, margotta, innesto. Tali metodi hanno gradi di difficoltà differenti, la propaggine e la margotta sono molto semplici, la talea è un po' più complessa, mentre l'innesto e la semina sono consigliati solo a chi ha una certa esperienza.
Il periodo migliore per propagare le rose varia in base al sistema scelto, la moltiplicazione delle rose si può eseguire in primavera, estate o in autunno.
| | | Talea - La moltiplicazione della rosa per talea (in inglese: cutting) consiste nel far radicare una porzione di ramo prelevato da una pianta madre. La propagazione per talea si può eseguire in due periodi: tra maggio e giugno se si usano talee non ancora lignificate (cioè con rami giovani e di colore verde), tra ottobre e novembre se si impiegano talee lignificate, cioè rami dalla corteccia scura e più consistente. La talea di rosa si può eseguire sia a partire da un ramo, ma anche a partire da una foglia. La pianta che si svilupperà sarà identica alla pianta madre. | |
| Semi - Per questo tipo di moltiplicazione della rosa si utilizzano i semi (in inglese: seeds) prelevati dalle bacche prodotte dopo la fioritura. La propagazione da semi è un po' più laboriosa perchè la germinazione dei semi risulta bloccata da una proteina che ne inibisce lo sviluppo se i semi non trascorrono un periodo di freddo invernale. Le piantine che si svilupperanno non saranno identiche alla pianta madre perchè l'impollinazione ha apportato i caratteri di un genitore che, generalmente, è il fiore di un'altra pianta. | | | |
| | | Propaggine - Per questo tipo di moltiplicazione della rosa (in inglese: layering) si utilizza un ramo flessibile che si tiene affondato nel terreno. Questa metodica è facilmente praticabile con i rosai coprisuolo (i cosiddetti rosai tappezzanti). Il periodo migliore per iniziare una moltiplicazione per propaggine coincide con la tarda primavera e l'inizio dell'estate, cioè tra i mesi di maggio e giugno. La pianta che si svilupperà sarà identica alla pianta madre. | |
| Margotta - Simile alla propaggine, la propagazione della rosa per margotta (in inglese: air layering) si esegue quando la pianta presenta rami troppo rigidi per essere interrati. Si usa, allora, un contenitore da riempire con terriccio e muschio al fine di tenere umida la parte del ramo incisa durante lo sviluppo delle radici. Si può utilizzare della plastica oppure acquistare un apposito involucro per margotta. La margotta si esegue durante il periodo vegetativo che va da maggio a settembre. La pianta che si svilupperà sarà identica alla pianta madre. | | | |
| | | Innesto - Con la moltiplicazione per innesto (in inglese: grafting) si cerca di ottenere una pianta con l'aspetto della pianta madre, ma più robusta e longeva in quanto la gemma sarà alimentata dalle radici di una rosa selvatica già abituata al suolo su cui è cresciuta. L'innesto maggiormente praticato per la rosa è quello a scudetto che risulta di più facile attecchimento. L'operazione che si esegue a maggio-giugno viene chiamata a gemma vegetante e darà subito i risultati, mentre l'operazione effettuata a settembre prende il nome di innesto a gemma dormiente e darà i risultati nella primavera successiva. | |