Portulacaria afra
![]() |
Nei suoi luoghi di origine è utilizzata anche per l'alimentazione umana. Le piccole foglie della Portulacaria e la tendenza del fusto a legnificare la rendono ricercata anche dagli appassionati di bonsai, i quali, tramite potatura e legatura attente, riescono a darle la forma di piccoli alberi. Si riproduce facilmente per talea di ramo. |
Nomi comuni: albero della giada, erba elefante, porcellana africana. |
Portulacaria afra variegata
![]() |
Aptenia cordifolia
![]() |
Da primavera inoltrata fino all'estate produce numerosissimi piccoli fiori a forma di margherita, di colore bianco, rosa, viola o rosso, a seconda della varietà; la specie tipo ha fiori color rosa acceso, con centro bianco. |
Chlorophytum comosum 'Vittatum'
![]() |
La specie era originariamente con foglie tutte verdi, ma oggi sono più comuni due varietà bicolori: vittatum e variegatum. |
Nomi comuni: nastrino, clorofito, falangio, pianta ragno. Segni particolari: ha foglie verdi all'esterno con una banda centrale di colore bianco/crema. Gli steli sono bianchi. |
Chlorophytum comosum 'Variegatum'
![]() |
|
Segni particolari: ha foglie con margini di colore bianco/crema ed interno verde. Gli steli sono verdi. Curiosità: uno studio condotto dalla Nasa attribuisce ai chlorophytum la proprietà di purificare l'aria in ambienti chiusi. |
Agave attenuata
![]() |
Colpisce immediatamente la consistenza carnosa turgida ed acquosa, è particolarmente elegante. A differenza di molte piante cactacee le sue foglie non conoscono spine difensive. |
Si deve aver cura che quando si gode buona salute, non si consumino le riserve che possono essere necessarie per eventuali malattie.
Celso