Introduzione
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Il genere Hibiscus della famiglia delle Malvaceae comprende numerose specie, per lo più ornamentali, ma alcune anche di interesse economico. Ritroviamo arbusti, e piante erbacee, annuali o perenni, decidue o sempreverdi. Sono tutte piante originarie delle aree tropicali dell'Asia e delle isole del Pacifico dove possono raggiungere dimensioni notevoli mentre nelle zone con clima mite, rimangono di dimensioni più contenute.
![]() | Pur esistendo numerosissime specie, tutte hanno in comune la caratteristica che i fiori, che compaiono all'ascella delle foglie o all'apice dei rami, sono imbutiformi e possono essere semplici, doppi, o plurimi e dai colori più vari: rosa, rosso, blu, giallo, bianco e talvolta con la corolla di un colore e gli stami di un colore contrastante. Il calice è costituito da cinque sepali e la corolla è formata da 5 petali, nei fiori semplici. Dal centro del fiore fuoriesce la colonna staminale sulla quale sono disposti gli stami ed in genere è più lunga della corolla. La colonna staminale porta sul suo prolungamento cinque pistilli. I fiori non sono profumati ad eccezione di poche specie (Hibiscus arnottianus e Hibiscus waimae, lievemente profumate). Viene coltivato come alberello o come siepe ed è frequente ritrovarlo in quasi tutte le città italiane per la sua resistenza sia agli agenti inquinanti quali ossidi, azoto e anidride solforosa che alle avverse condizioni climatiche. Ne esistono circa 300 specie. |
Folle capo di una folla di folletti,
mi insinuo nei sogni degli dei,
suggerendo piu' caos ancora
per gli umani inconsapevoli.
William Shakespeare